L’opera giovanile di Carol Rama (a partire
dal 1936) esprime una posizione radicale e di rottura dei tabù
che anticipa molti elementi che caratterizzano l’approccio
artistico al corpo e alla sessualità degli anni Sessanta
e Settanta. Nei suoi delicati acquarelli dipinse e disegnò
scenari erotici in cui compaiono corpi prevalentemente di donne
spesso frantumati, mutilati, o anche oggetti carichi di valenze
erotiche quali scarpe e protesi o anche animali. Nel corso degli
anni Cinquanta si dedicò all’astrazione, reintroducendo
successivamente in questi quadri materiali specifici del corpo quali
artigli di animali, peli, occhi di bambole o tubi di gomma.
A partire dagli anni Ottanta Carol Rama ritorna con maggiore forza
al suo tema iniziale, il disegno erotico. Vi confluiscono temi quotidiani,
ma anche figure mitiche e sono sempre attraversati – come quasi
tutta la sua opera – da una nota ironica.
Carol Rama occupa come artista all’interno
della sua generazione una posizione eminente.
Nata a Torino nel 1918, era la figlia più giovane di un industriale
torinese. Artista autodidatta, Carol Rama trovò un sostenitore
in Felice Casorati, allora il più noto artista di Torino.
Una volta Carol Rama indicò come forte spinta verso la creazione
artistica l’oppressione famigliare vissuta in gioventù,
cui contribuì tra l’altro la malattia della madre. Nel
1988 affermò: „... ho scoperto che dipingere mi liberava
dall’angoscia che provavo per quello che succedeva alla mia
famiglia, trasformandola in angoscia per tutto quello che la società
indicava genericamente come trasgressione. Non posso negare che
questo gioco mi piacesse molto e che lo portavo all’estremo.“
Come scrive il poeta Edoardo Sanguineti Carol
Rama rappresenta „egregiamente il caso dell’artista che
prova un brivido di spaventato sbalordimento dinanzi al primo materializzarsi
del proprio immaginario più profondo, e a lungo si studia,
in faticoso esorcismo, di raffreddarlo, di aggirarlo, di proiettarlo
neutralizzato in una catena di soluzioni equivalenti, ma rese controllabili
e sopportabili, e diciamo pure indolori, con avveduti temperamenti
e abili coperture, mediante tecniche di astratta oggettivazione,
conservando la tensione originaria, ma dissimulandola e spostandola
quel tanto che risulta necessario a renderla tollerabile e respirabile”
(da: „L’esilio e il ritorno“).
La mostra „Carol Rama. Appassionata“
propone una visione esemplare dell’opera dell’artista
e si concentra in particolare sullo stretto legame artistico con
Edoardo Sanguineti. Il 10 gennaio 2005 alle ore 19 Edoardo Sanguineti
leggerà alcuni suoi testi alla Galerie im Taxispalais di
cui molti su Carol Rama.
„Carol Rama. Appassionata“ è
la prima mostra personale completa dell’artista nell’area
di lingua tedesca. Finora le sue opere sono state esposte fuori
dell’Italia soltanto in modo sporadico. Nel 1998 lo Stedelijk
Museum di Amsterdam dedicò all’artista una prima mostra
di una certa importanza all’estero. L’anno precedente
le opere di Carol Rama erano state presentate per la prima volta
negli Stati Uniti in un’esposizione personale alla Esso Gallery
di New York.
Nell’estate 2003 Carol Rama è stata
insignita del Leone d’oro alla Biennale di Venezia.
Attualmente vive a Torino.
La mostra „Carol Rama. Appassionata“
è nata in collaborazione con la dr. Brigitte Reinhardt, Direttrice
dell’ Ulmer Museum di Ulm, dove la mostra è stata ospitata dal 12
settembre al 14 novembre 2004, e con Franco Masoero e Alexandra
Wetzel della Galleria Franco Masoero di Torino.
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