Esposizione multipla / Multiple Exposure
22 novembre 2003 – 11 gennaio 2004
 

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Rachel Khedoori"102nd Street", 1997
Courtesy Sammlung Hauser und Wirth, St. Gallen / Schweiz

Bruno Serralongue, "Risk Assessment Strategies: Ballistic Danger Area", 2002
Courtesy Air de Paris

Ricarda Denzer, "TÜR Vierzehn - reading in absence", 2001
 
  Artisti
Matti Braun, Ricarda, Denzer, Jeanne Faust / Jörn Zehe, Katarzyna Jòzefowicz, Rachel Khedoori, Philipp Lachenmann, Bruno Serralongue
 

L´insieme di immagini trovate, vissute e influenzate dai media, ricordate e immaginate è il tema centrale della mostra "Esposizione multipla / Multiple Exposure". L´esposizione multipla, in prima linea conosciuta come irregolarità tecnica la pellicola non trasportata correttamente nella machina fotografica causa una esposizione multipla del negativo presto nell´arte veniva utilizzato intenzionalmente come elemento stilistico. Il titolo della mostra "Esposizione multipla / Multiple Exposure" è una metafora per la sovrapposizione di immagini proprie e altrui, della posa e della messa in scena, di momenti comunicati dai media e finti nella percezione e concezione della realtà: un fenomeno di ogni giorno di cui gli artisti si occupano in modi diversi: I loro riferimenti sono i media stampati, la televisione, il cinema e aspetti del documentario.

La proiezione video TÜR Vierzehn reading in absence (2001) di Ricarda Denzer (A) fa uso della struttura della narrazione, a cui siamo abituati per interpretare il nostro ambiente. Una videocamera gira per un appartamento abbandonato. Tramite le tracce di arredamenti sei persone parlanti fuori campo cercano di ricostruire la vita quotidiana degli ex-inquilini. In questa successione di osservazione e fantasia l´appartamento diventa scena di una narrazione complessa e in parte contradittoria.

Il film sonst wer wie du (2003) di Jeanne Faust e Jörn Zehe (D), ideato per la mostra "Esposizione multipla / Multiple Esposure", mette in scena una situazione di ogni giorno. Si vede un´inquadratura totale presa tra Hall in Tirolo e Innsbruck. Davanti a questo scenario si vede una scena breve, quasi come un frammento di un film più lungo un dialogo tra un giovane polacco, che lavora nei campi, e una persona del posto. Il film "Panorama" di Faust / Zehe è il palcoscenico su cui vengono risvegliate immagini e aspettative varie: proiezioni dell'estraneo e del comune, ma anche immagini del "carattere alpino", il cui serbatoio di immagini si nutre di pittura paesaggistica, pubblicità turistica e di film di cultura locale e che incontra l´insieme dell´agricoltura e della piccola industria.

L´installazione video Code Talker (2001) di Philipp Lachenmann (D) e l´opera La Pekuniala Teorio di Silvio Gesell (2002) di Matti Braun (D) si occupano di processi di transfert e assimilazione e di spostamenti semantici legati a questi processi, in cui la lingua e l´impossibilità di "traduzioni" dirette giocano un ruolo importante come mezzo di comunicazione. Nei suoi ritratti video, un insieme di messe in scena di se stesso e dell´altro, l´artista ci allude già con il titolo "Code Talker" riferendosi ad una lingua cifrata sviluppata dai navajo nel novecento e usata nelle guerre mondiali dalla US-Army.

Punto di partenza dell´opera La Pekuniala Teorio di Silvio Gesell di Matti Braun è Silvio Gesell, franco-tedesco, che agli inizi del novecento propugnò l´idea dei "soldi liberi" che negli anni trenta venne realizzata per breve tempo tra l´altro a Wörgl (Tirolo). La struttura elittica del video di Braun, costituita da fotografie documentaristiche completate da diagrammi in movimento, sottolinea la dialettica di stasi fotografica e della connessione di singole immagini al movimento filmico. Si tratta di un meta-racconto interrotto continuamente, che mostra rotture e omissioni.

Katarzyna Jòzefowicz (PL) condensa le immagini fugaci omnipresenti nei giornali e nelle riviste in una figura spaziale. Carpet (Black and White) (2002) è un collage di facce, numerosi ritagli di giornali sul pavimento della galleria, con un´estensione di ca. 11 metri quadrati. L´importanza della singola immagine diminuisce per l´accostamento ossessivo: la circolazione continua di immagini gía riprodotte e pubblicate è visualizzata nello spazio.

Le serie di foto di Bruno Serralongue (F) illustrano eventi di alto valore simbolico, che sono messi in scena per e dai media. Per il lungo e complicato processo di ripresa con un banco ottico e i formati in parte dispendiosi come nell´opera Expo 2000 (2000) Serralongue affronta gli eventi fugaci dei media con una strategia di lentezza. Nell´opera Risk Assessment Strategies (2002) sviluppa le sue riflessioni sulle dimensioni estetiche, sociali e politiche di immagini e sulle condizioni della loro origine: In questa serie di foto riprese in un campo per gli allenamenti per i giornalisti in scenari simulate imparano a proteggersi dai pericoli prima di essere inviati in zone di crisi l´argomento centrale è la simulazione anticipata.

Nell´opera 102nd Street (1997) di Rachel Khedoori (AUS) l´aspetto della riproduzione delle prospettive comuni diventa un evento fisico-spaziale. In una stanza oscurata un proiettore di 16 mm proietta un film di due ore in una scatola, in cui il visitatore può guardare tramite una fessura, una proiezione riflessa da uno specchio montato diagonalmente. Si vedono lente carellate lungo la 102nd Street a Inglewood in California. Un'altra proiezione radoppia le immagini proiettate sulla parete di dietro. Il proiettore diventa elemento scultureo, che non preferendo una prospettiva include l´ambiente intorno con l´osservatore: é una connessione di immagnini e spazi presenti e proiettati e una voluta decentralizzazione della prospettiva.

 
 

Catalogo
Mehrfach belichtet / Multiple Exposure
A cura della Astrid Wege, Galerie im Taxispalais
Con testi di Arjun Appadurai e Astrid Wege (tedesco/inglese)
Pag. 72, ca. 35 immagini
Casa editrice Revolver – Archiv für aktuelle Kunst
ISBN 3-936919-73-9

 
 

Per questa mostra desideriamo ringraziare l´Institut Francais d´Innsbruck, la Kunsthochschule für Medien di Colonia e il Künstlerhaus Büchsenhausen di Innsbruck per la disponibilità manifestata nel sostenere il progetto.

 
Galerie im Taxispalais Maria-Theresien-Str. 45 A-6020 Innsbruck
Öffnungszeiten: Di-So 11-18, Do 11-20 Uhr LeseRAUM: Di-Sa 11-18, Do 11-20 Uhr
T 0512/508-3172, -3173 F 508-3175 taxis.galerie@tirol.gv.at